giovedì, aprile 26, 2007

i'll be on the water

tra feste ponti e concerti e aperitivi e dj set come se piovesse, non riesco più ad aggiornare il blog con il dovuto tempismo. ma non è mai troppo tardi.
ed è così, che quasi senza preavviso, ci lasciamo volentieri travolgere dal gran finale di stagione del bronson, dopo un'annata che definire trionfale ci sta tutto.

si chiude nel segno della collaborazione (f)attiva con altre due realtà che in questi ultimi anni hanno fatto di coraggio e qualità e testardaggine una bandiera: strade blu e murato.
sabato 28 aprile, saliranno in trionfo sul palco del bronson i quattro barbuti figuri che rispondono al nome di akron/family.



il concerto è in collaborazione con unhip che per una volta trasferisce la sua rassegna murato tra le mura del bronson.
a seguire ultima puntata per le indie electro sessions versione indoor in formazione tipo: chris vins trinity len.
(giovanni, porta anche le valige dei cd!! ti riserveremo una mezzoretta per dimostrarci di che pasta sei fatto)

il concerto inizierà alle 23 o giù di lì, un po' in ritardo rispetto al solito , ma è proprio così che nasce, quasi per caso, la collaborazione con le strade blu e il buon grammo. nasce da una spiacevole coincidenza. il vecchio will (oldham) e la giovane famiglia akron nello stesso giorno in terra di romagna.
non volevamo costringervi a una scelta troppo difficoltosa e così si è optato per splittare gli orari, unire gli sforzi e far valere il biglietto del masini come riduzione per il concerto del bronson.




bonnie prince billy salirà sul palco del masini alle 21,




a seguire akron family al bronson (ingresso 10 e 8 in mailing list murato e bronson o con il biglietto del masini)

vorrei anche parlare di akron family anch'essi sotto l'ala protettiva della young gods (devendra, mi and l'au, calla, lisa germano) e lo sguardo attento e geniale di michael gira (swans). vorrei dissertare sul perchè assieme agli okkervil river e micah p. hinson siano tra le mie giovani band preferite di questi ultimi anni, ma poi guardando questo video ho pensato che non c'era poi bisogno di troppe parole.










grazie:
a tutti voi, a tutto lo staff a tutte le band e tutti i dj che si sono alternati sulla mitica consolle del bronson. ci si vede sabato per la grande festa di chiusura!

ma la festa continua domenica all'hana bi:
finalmente happy hour!
finalmente si balla!
finalmente fino a mezzanotte!

indie electro sessions of course

martedì, aprile 24, 2007

l'angolo di valentina # 4


Questa rubrica andrà in onda in forma ridotta, causa relazione già citata precedentemente.
vedi telegramma.

Sarò breve il più possibile, ma non posso non spendere due righe per parlare di fenomeni paranormali, ovvero fenomeni fisici e psichici che non sono spiegabili con le conoscenze scientifiche tradizionali e vengono indagati dalla parapsicologia (p. e. percezione extrasensoriale, telepatia, chiaroveggenza, levitazione), come dal mio solito Garzanti. Giuro che ignoro nel modo più assoluto cosa si intenda per parapsicologia, ma vi assicuro che i fenomeni paranormali sono intorno a noi e possono manifestarsi da un momento all’altro, può bastare anche solo un pugno sul tavolo, uno schioccare delle dita, un battito di ciglia. A questo punto vi consiglio la visione di “Sono un fenomeno paranormale”, con Alberto Sordi e vi segnalo anche un sito che raccoglie notizie utili a far aumentare il vostro grado di paranormalità: mind power news.



Ora che la vostra mente si è riempita di energie, se sentite che siete carichi e volete catapultarvi in una serata esplosiva condita da una punta di nostalgia dal sapore ’90, se inspiegabilmente state correndo verso i vostri armadi per riaprire i sacchetti di plastica profumati con dentro le camicie a quadri di flanella… Ecco, lasciate lì le camicie, tanto fa caldo e non ce n’è bisogno per scatenarvi in pista per la strabiliante, fantasmagorica, superstellare FESTA ANNI ’90!!!!!!!!!!!! (ndchris: al bronson ingresso gratuito) Vi voglio numerosissimi!!! Accidenti, mi sa che ne vedremo delle belle… e io non vedo l’ora!!!


La parola della settimana invece è diplomatico, ma non diplomatico nel senso di colui che esercita un’attività diplomatica, diplomatico nel senso gastronomico, di dolce o piccola pasta costituiti da due strati di sfoglia, farciti di crema e di pan di Spagna imbevuto di liquore. Diciamo che mangiare i diplomatici è anche la cosa trendy della settimana.

L’oracolo invece negli ultimi giorni ha riposato, in piedi, come i fenicotteri, credo per caricare la mente per poi “scatenarsi” in questa due giorni del 25 aprile.
25 aprile = voglia di rilassarsi al mare… magari fra note di musica italiana. (messaggio subliminale: aperitivo italiano all’hana bi).



E concludo. Ricerche approfondite nell’ultimo mese dalla nostra trendsetter preferita, hanno rivelato che l’astinenza prolungata dall’alcool gioverà anche alla salute, ma poi quando ti accorgi che bevendo thè freddo hai le stesse reazioni alcooliche, solo un po’ più accentuate, viene il momento in cui bisogna “smettere di non bere”.



Alla fine questa rubrica non è andata in onda in forma tanto ridotta e, come direbbe il mio amico kekko assolutamente FOTTA per stasera. Vi aspetto!

Valentina

lunedì, aprile 23, 2007

in the meantime

e mentre kekko e diego limonano via msn come novelli orso & hikari alla ricerca del pezzo più outbreaking degli anni 90 c'è gente che lavora sul serio.

ricevo e pubblico:

Vale sommersa da richieste del suo capo, che, pur apprezzando la rubrica, necessita immediatamente di una dettagliata relazione sulla produzione dei rifiuti agro-industriali in Emilia Romagna che sta scrivendo la sottoscritta. STOP. Temo di non riuscire ad inviarti niente prima di stasera (a meno che tu non sia interessato alla produzione di rifiuti agro-industriali in Emilia Romagna). STOP. Indi(E) per cui decidi se postare qualcosa tu o attendere. STOP. Il lavoro mi oprrime.STOP. Affranta. STOP. Valentina

venerdì, aprile 20, 2007

rides the rails

sempre più difficile tenere il blog aggiornato a dovere, specialmente finchè non c'è la wireless all'hana bi. siamo ancora in una fase di preparazione e migliorie che impegna parecchio tempo.

vi aggiorno su come saranno strutturati i prossimi eventi tra bronson ed hana bi anche se gli iscritti alla mailing list già lo sanno.



sabato 21 aprile
indie electro sessions al bronson
special guest 5 pezzi a testa:
pullo - cecca - diego - borguez - valentina
ingresso gratuito dalle 23,30

domenica 22 aprile
continuano gli aperitivi all'hana bi dalle 17 al tramonto
welcome sessions con trinity len vins chris e special guest gelo e princi.

martedì 24 aprile
a grande richiesta ritorna la
festa anni '90 al bronson
sarà una marathon, di sicuro oltre ai soliti resident ci saranno ale&grado e diego. altri ospiti in via di definizione.
ingresso gratuito dalle 23,00

mercoledì 25 aprile
aperitivo italiano all'hana bi dalle 17 fino al tramonto
è un'idea nata sul blog e mi sembrava una interessante variazione sul tema.
per la consolle si sono candidati borguez e kekko, ma credo che non saranno i soli.


anche gli ascolti procedono a rilento, anche se macinando kilometri in giro per la romagna comprando lettini ombrelloni tavoli cdj prosciutti e quant'altro, ho avuto modo di gustarmi adeguatamente le due nuove uscite su jagjaguwar ideali per la vita on the road.





trattasi del nuovo album degli odawas - raven and the white night che esce in versione vinile con cd allegato all'interno come di consuetudine da qualche tempo in casa secretly canadian.
un album che non ti aspetti, che coraggiosamente si lascia alle spalle le mete raggiunte da akron family ed okkervil river. un'altra band proveniente dalla fertile bloomington che a ben pensare può rimandare agli splendidi early day miners.
oscure ballate dilatate, psich folk tra neil young e pink floyd evocazioni cinematografiche degne di lynch con tanto di fischio morriconiano. da non credere con quale semplicità sia ancora possibile rimescolare le carte . c'è una luce in fondo al tunnel.


diverso, ma per certi versi simile specialmente per il taglio oscuro delle melodie e la dilatazione che permea il tutto, l'album dei besnard lakes - are the dark horse.


si tratta del progetto di jace lasek (già in cabina di regia per wolf parade islands e stars) e sua moglie olga goreas. come recitano le note di copertina "Rich with Beach Boys style harmonies, Roy Orbison reverbs and orchestra, Pink Floyd's pacing and Freddy Mercury's falsetto." aggiungerei un pizzico di flaming lips e il quadro è completo. molti gli ospiti che hanno contribuito alle sessions in studio: George Donoso III from The Dears, Chris Seligman from Stars, Sophie Trudeau from Godspeed/Silver Mt. Zion and Jonathan Cummins from Bionic/Doughboys.
(in poche parole la crema della scena di montreal)

ascoltare con attenzione.

martedì, aprile 17, 2007

l'angolo di valentina # 3

Per definizione il paese della cuccagna è un “luogo favoloso in cui si mangia, si beve e ci si diverte a volontà” (dizionario Garzanti). Sin dall’antichità, in primavera, vari popoli del pianeta si dilettavano in riti orgiastici in onore della fecondità della terra e degli uomini, simboleggiati oggigiorno da una tradizione ricorrente in molti paesi del Mediterraneo: l’albero della cuccagna, una palestra di agilità e destrezza per i robusti giovanotti del paese a caccia dei suoi frutti, e a prova di robustezza dell'apparato digerente dei suoi conquistatori (Wikipedia). Ho scoperto anche che “La cuccagna” è un film di Luciano Salce del 1962 che vede, tra i protagonisti, Luigi Tenco.

Ma voi come lo immaginate il paese della cuccagna?
Io se ci penso mi figuro uno chef che accoglie i fortunati dicendo “Dategli da mangiare e da bere”, pronto a fornirti la maglietta di ricambio se il sole del lungo cammino si è fatto sentire… una maglietta a righe, però, perché gli abitanti del paese della cuccagna li immagino con la maglia a righe. O anche in pigiama, a rappresentare comodità, agio e beatitudine. Al paese della cuccagna risuona dagli altoparlanti musica indie, folk, r'n'r, drones, electro e underground nelle sue varie forme e non importa se sei triste, c’è chi ha sempre una sorriso e una pacca sulle spalle da darti o, magari, una frustata GRATIS! Già li vedo gli estasiati visitatori ringraziare increduli l’artefice della piacevole tortura (un ossimoro) e sento dire da un’intraprendente frustatrice: “fra me e lei ne avremo frustati almeno un centinaio”.



Ma il paese della cuccagna non esiste”, diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato! Forse, come si suol dire della felicità, è dietro l’angolo e non ve ne siete mai accorti.

Detto ciò dovete assolutamente sapere che questa primavera o vai alle terme o sei decisamente OUT. Non importa che le terme siano in Slovenia o a Castrocaro (io vi consiglio anche Budapest), l’importante è che torniate depurati, con una pelle rinnovata e un luminoso luccicore negli occhi, o, più precisamente, con la sclera sbiancata… anche a costo di essere il bersaglio immobile di un idrante.


La parola della settimana è albume, che c’entra con la sclera sbiancata (vedi foto). In caso non vi riesca la delicata operazione di montare a neve gli albumi delle uova trovate qualche suggerimento qui, ma se erano per il mascarpone vi conviene chiedere direttamente ad Azza.


A proposito di Azza: pare si stia allenando duramente per la maratonda di fine stagione girando intorno alla vasca dello squalo. Vi dirò di più, pare che Azza stia cominciando a capire anche il linguaggio degli squali.

A questo punto credo che me ne andrò a letto e molto probabilmente i miei sogni saranno popolati di fluffy dogs sotto giganti caschi asciugacapelli degli anni ’50, o forse di mele verdi e rossetto rosso della splendida e giunonica Frida H.

Buona Settimana a Tutti.

Valentina

N.B. Un ringraziamento speciale a quel simpaticissimo avventore fonte di ispirazione dell’argomento principale della rubrica… una standing ovation!
E thanx to Irene per la foto.

lunedì, aprile 16, 2007

frida h.


dopo un week end lunghissimo iniziato venerdì con lo splendido concerto dei sophia passando per le i.e.s. di sabato, il gustoso privè fetish e l'aperitivo di ieri all'hana bi, siamo finalmente arrivati al gran giorno dedicato alla svezia con il concerto di frida hyvonen presso il teatro rasi a ravenna ed ospite il dj set di enzo (sì, ancora lui) vero e proprio portabandiera della scena svedese in italia.



in queste ultime settimane il nome di frida h. si è diffuso a macchia d'olio rimbalzando tra recensioni entusiastiche, bloggers innamorati (uno splendido report a cura di marina p. su vitaminic), talent scout di ogni sorta, addetti ai lavori assortiti e, last but not least, fans rapiti dal magico binomio: fascino scandinavo&talento cristallino.


"Direttamente dalle fredde ma fertili terre svedesi arriva la voce di Frida Hyvonen, giovane cantautrice e pianista di talento con uno stile sulla scia di Laura Nyro, un piglio appassionato e una voce di ghiaccio tagliente. Una sirena che assieme al suo pianoforte giunge con l'intento di ammaliare naviganti e non, di tutta Europa. Il suo stile è ricollegabile solo a grandi linee a quello di Tori Amos, ma qui il minimalismo è molto più presente e le melodie sembrano riproporre le tradizioni vichinghe del suo paese di provenienza ma in una veste più moderna in chiave indie-rock.Immaginatevi una femminilità struggente e lunatica, capace di tenerezza e guizzi selvatici, una voce che riporta alla mente Carole King, pochi accordi ad imbastire marcette ossute e birbanti, quasi fossero reminiscenze Tin Pan Alley sulle quali il canto s’incendia a sussurri, a sussulti, a ondate."




bronson
produzioni
presenta
in collaborazione con RAVENNA TEATRO

NOBODADDY 06 07

lunedì 16 aprile 07 - TEATRO RASI - RAVENNA
frida hyvonen
(folk pop - piano solo - swe)

dj set: enzo ebi polaroid

porte ore 20. inizio concerto ore 22
ingresso 12 (10 in mailing list).
biglietti ancora disponibili
teatro rasi, via di roma 39 ravenna
biglietteria 0544 30227 . info: 0544 36239 - 333 2097141


giovedì, aprile 12, 2007

Twilight At The Hotel Moscow



'One Last Laugh in a Place of Dying', saw release in 1995. in realtà era il '94, ma in fondo poco importa. se qualcuno mi chiedesse di stilare una classifica con i 12 album che hanno segnato maggiormente la mia esistenza credo che questo epitaffio (in tutti i sensi) dei god machine rientrerebbe di diritto in quella sporca dozzina. "in bad dreams" uno dei brani che più di tutti ha vissuto l'esperienza del repeat sul mio lettore, erano fasi buie ed introspettive.

un album bianco, una band segnata dalla cattiva sorte.



ospitare robin proper sheppard al bronson è forse un altro di quei fantomatici punti di arrivo che stimolano il proseguimento di questa folle avventura.


di certo i sophia sono un'altra cosa, ma riflettono ancora una volta quell'anima inquieta ed insicura. i sophia iniziano come un esorcismo e Fixed Water è l’album di riferimento, quello più doloroso, sincero ed incontaminato .


passano le stagioni e ora i sophia sfiorano un meritato successo senza perdere qualla vena malinconica che contraddistingue tutte le composizioni di robin proper sheppard e la sua proverbiale sadness.

solo questa mattina ho iniziato ad ascoltare il nuovissimo technology won't save us (thanx to gelo) e non mi aspettavo certo un album così fresco ed azzeccato, pregno di singoli potenziali intercalati da splendidi strumentali ed echi di calexico.

We sleep all day
And wonder where our lives have gone
Sneak into the night
And hope the lack of light will hide our flaws

domani i sophia si presenteranno sul palco del bronson con la band al gran completo, e spero di trovare il pubblico delle grandi occasioni.


mercoledì, aprile 11, 2007

technology won't save us

come tutti saprete enzo (sì, polaroid) è stato nostro ospite in consolle sia sabato in chiusura al bronson che domenica in apertura all'hana bi dove ha effettivamente inaugurato la stagione 2007 dei dj set.
lunedì mi ritrovo nella casella di posta una sua mail , significativa come uno scatto in grado di fermare l'attimo, e gli chiedo il permesso di pubblicarla fatta eccezione per le primissime battute.

eccola qua:


"Non ho ricordi lucidissimi del dj set di sabato ma mi pare che ci siamo divertiti...
Forse non così svedese come chiedeva Pullo, ma tra indiepop e qualche cassa dritta anche stavolta le cinque di mattina sono volate.
Domenica è stato un onore inaugurare la musica della nuova stagione. Mettere dischi sotto la tettoria e guardare in fondo il filo dell'orizzonte sul mare, mentre la spiaggia riverbera e si riempie di gente, è sempre una bella emozione. Anche sapere che alle tue spalle c'è il bar su cui puoi contare in ogni momento regala una gran pace.



A futura cronaca, ricordo che sul piatto sinistro ha aperto le danze all'Hana-Bi 2007 Frida Hyvönen con queste parole:


You came from nowhere and then you became my friend
You're still beside me as the day comes to an end
Do you like the sound of steel on steel
I can make it with my heart!
The sun goes down behind the apple trees
Our house gets dark and falls apart
Come another night to me
I feel like we belong
You do me so good
You do me so good


Mentre sul piatto destro hanno risposto gli Of Montreal di"A Sentence of Sorts In Kongsvinger", esorcismo antidepressivo di Kevin Barnes che invoca una nuova stagione dopo l'inverno.
Non mi resta che aggiungere: ci si vede a banco!
ciao,
e."

e poi ieri sera è stato uno splendido matt elliott con punck ad aprire tra laptop e ammenicoli vari.


mentre si avvicina a passi veloci quel venerdì (13 aprile) che segnerà uno degli appuntamenti più attesi della stagione bronson 07:

il concerto dei sophia di robin proper sheppard con full band on stage.
porte 21,30. ingresso 12 (10 in mailing list)
ad aprire ci sarà la società del caveau ed in consolle si occuperanno delle selezioni musicali prima e dopo il concerto len e diego, autore di un intimo post a tema.

see you there




lunedì, aprile 09, 2007

l'angolo di valentina # 2

Con standing ovation si intende “l'atto di rendere un omaggio pubblico, attraverso l'applauso, dimostrando entusiasmo collettivo per una persona o un evento”. Il corrispettivo termine italiano ovazione (“accoglienze molto calorose, applausi entusiastici e prolungati”, come da dizionario Garzanti) ha origine riconducibile ad una cerimonia pubblica praticata nell'antica Roma (ovatio), riconoscimento in onore di generali vincitori, in cui si immolava sull’altare del Monte Albano, al termine della Via Sacra, una pecora (in latino, appunto, ovis ).


Ora, tralasciando il fatto che mi dispiace per quelle povere pecore sacrificate al tempo dei romani, senza pensare a tutte le costolette d’agnello che vi siete fatti fuori in occasione dei luculliani pranzi di Pasqua-con-chi-vuoi, vorrei simbolicamente far esplodere STANDING OVATIONS, OVAZIONI e GLORIOSI APPLAUSI per questi due giorni in cui ho visto cose che voi umani non potreste immaginare e i raggi B balenare nel buio… di una sera di Pasqua in cui le 22 sembravano le 4 del mattino.

APPLAUSI per i coriandoli, le bolle di sapone, i palloncini e la festa svedese (“troppa Svezia”?) di Pullo con Ebi in consolle per la chiusura di un altro sabato Bronson travolgente, in cui ho imparato, tra le altre cose, che la concezione di shortino è soggettiva per ognuno di noi.
APPLAUSI per l’inaugurazione dell’Hana Bi, per l’orda di avventori assetati di mojito, con le papille gustative in festa per ogni sorso che sa di menta e anche un po’ di estate. C’erano tutti, anche quelli che erano andati in letargo, quelli che, anche se il loro corpo è passato attraverso questo inverno del global warming, hanno vegetato aspettando di risvegliarsi al sorgere della nuova stagione e fremono impazienti di scatenarsi in pista nelle notti calde dell’estate. Al calare del sole, quando i primi hanno deciso di abbandonare la nave, ho visto la disperazione negli occhi di chi si è avvicinato al bancone e mi ha chiesto “Ma come, a che ora finisce? No, perché io non voglio più tornare a casa, io voglio stare qui”.

Ma noi ci saremo, tutta l’estate. Anche Azza, il quale oramai capta solo suoni consoni alla sua nuova condizione di chef, come “mascarpone” e ci riproporrà i suoi “Azza Show” durante tutti gli aperitivi… aspettando l’happy hour .

Vi segnalo che la mia parola preferita della giornata, nonché, vi confesso, una delle mie preferite da sempre, è rimpinguare . All’Hana Bi si rimpinguano i frigoriferi (e non si “caricano”) di birre.

Il trend nelle esclamazioni è, decisamente, Osto però!!!



Infine, ho volutamente tenuto per ultima la descrizione del momento topico della giornata: protagonista la nostra addiction trendsetter che, al diminuire del bagno di folla, al diminuire della concentrazione di nicotina nel suo corpo, incredibilmente in piedi dopo giorni e giorni e giorni di preparativi, si accomoda in una scatola di Miller e si pronuncia “Ricordatemi così – pausa - seduta –pausa- dentro una cassa di Miller”.


Valentina

ps di chris: a stasera. matt elliott in unica data italiana.

waiting for valentina

al volo prima di riprendere la via dell'hana bi, vi ricordo il concerto di matt elliott domani sera (10 marzo) al bronson. unica data italiana.
guest: punck . porte ore 21,30. ingresso 10 (8 in mailing list)




Assurto a grande notorietà in ambito elettronico con lo pseudonimo Third Eye Foundation, Matt Elliott persegue da qualche anno una carriera da solista in cui mantiene alcuni elementi minimali dell'elettronica per unirli a rarefatte sonorità folk, decisamente influenzate da aspetti della tradizione dell'Est Europa. E Failing Songs, terzo album uscito da qualche mese, è il perfetto esempio del raffinatissimo percorso di ricerca che ha portato Elliott nel novero dei più apprezzati songwriter di questo inizio di millennio.

una splendida recensione di failing songs qui


la serata giusta per rivivere le splendide atmosfere che possono regalare a hawk and a hacksaw o beirut in chiave più oscura ed intimista.

mercoledì, aprile 04, 2007

electric alice



aggiornare il blog in questi giorni in cui fervono i preparativi per l'apertura dell'hana bi diventa sempre più difficile. oggi ho puntato la sveglia un po' prima del solito.
sabato (7 aprile) suoneranno al bronson gli a toys orchestra che dopo le meraviglie suscitate con l'album del 2004, "Cuckoo Boohoo", tornano con un nuovo, bellissimo disco prodotto da Dustin O'Halloran dei Devics. E dopo nemmeno un mese dall'uscita si vocifera già di miglior disco italiano dell'anno.

le prime recensioni sono decisamente ottime e di buon auspicio:
«Raramente si vedono confermate tutte le aspettative, Anzi capita di andare oltre, come hanno fatto i Toys dopo le corroboranti premesse di “Cuckoo boohoo”»
BLOW UP
"Buon indie-pop con piglio “post” e qualche momento tipo Cursive epoca Ugly Organ. Fico, fico."
«Un disco importante, per una band destinata a diventare importante nella scena italiana. "Technicolor Dreams" degli A Toys Orchestra è l'album che una band vorrebbe poter registrare in una carriera: pieno di pop e tensione, atmosfere leggere e scure, canzoni che pesano di uno spessore concreto. Un disco solido, insomma, da consumare sia con l'istinto che con la testa».
MTV

porte ore 22. ingresso 7 (5 in mailing list).
guest: les fauves (rnr - ita)

a seguire indie electro sessions con la speciale partecipazione di enzo "ebi" polaroid


ascolti: grinderman - s/t (mute) 2007
i grinderman sono: nick cave, warren ellis, martin casey, jim sclavunous. una super bad band che suona blues nella sua accezione più punk. si apre con get it on, tesa e furiosa che è molto più di una dichiarazione d'intenti. in rapida successione arriva quella no pussy blues che chiarisce definitivamente il concetto: inadatto a fichetti e fichette. trattasi infatti di bordate di superfuzz bigmuff affogate in tonnellate di crybaby. echi di mudhoney e screaming trees (i don't need you (set me free)). capolavoro

domenica, aprile 01, 2007

l'angolo di valentina



Che la parola rubrìca, (e non rùbrica, come ogni tanto si sente dire) avesse origini assai lontane dall’accezione tecnologica che le si attribuisce oggigiorno ce lo si poteva anche aspettare, ma il fatto che rubrica derivi dal “nome dell'argilla rossa che si adoperava anticamente per scrivere i titoli delle opere e le iniziali dei capitoli nei libri”, mi fa sentire ancor più onorata di fare la rubrichista (che userò perché mi piace più del corretto rubricista) della domenica.

Quest’oggi vi segnalo che il trend della primavera 2007 sono i giochi di società, tra i quali cito, oltre ai mitici saltinmente, taboo, pictionary e ai più datati forza quattro e battaglia navale, un certo “lotta di classe”, vinto dalla sottoscritta alla pesca di beneficenza di Budrio di Cotignola, cavallo di battaglia di uno dei “we’re from cambusa”. Come dimenticare Il Trivial e i suoi quesiti, tra i quali, ho pescato a caso, cito il seguente: “In quale nazione, oltre che in Groenlandia, vivono gli ultimi esemplari di bue delle nevi (detto anche bue muschiato)?”. L’unico che potrebbe saperlo sarebbe Furia, l’uomo-cultura-nozionistica. Quindi ve lo dico, la risposta è Canada.

Per quanto riguarda la parola della domenica è SINGHIOZZO. Studi recenti, molto recenti, hanno dimostrato che uno scivolone è l’unico metodo per far passare istantaneamente questo impertinente fastidio. Meglio se fuori dal Bar Rita.

Infine, last but not least, dulcis in fundo... fervono i preparativi, l’emozione è tantissima, si sente parlare di gara dei trattorini, misteri delle chiavi delle cabine, scheletri dentro gli armadi delle cabine, pennelli, pennellesse, ma l’unica cosa certa è che DOMENICA PROSSIMA RIAPRIRA’ L’HANA BI!!!!!!!!!!!!! …e Azza ci arriverà volando su una scopa.

Buona Domenica A Tutti

valentina